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Comunicazione tra team eterogenei

Vivadio si è scoperto che le organizzazioni sono fatte da persone.

Quindi si tratta di soggetti con caratteristiche assolutamente uniche (mi fermo qui), calato in una organizzazione.

A secondo di quanto assorbe da questa organizzazione, che possiamo anche chiamare azienda, avrà modificato il suo essere unico per essere funzionale agli obiettivi che l’azienda stessa si dati e ha dichiarato.

Avete mai fatto caso che un Team coeso abbia anche la stessa inflessione e cadenza nell’esprimersi?

La stessa cosa succede anche sul pensiero, non parlo di ideologia, sarebbe quasi scontato, faccio riferimento al pensiero operativo, il modello che hai immaginato per raggiungere un obiettivo.

Regole e consigli per formare un buon Team

Due aziende differenti, con ruoli differenti, competenze differenti che si uniscono (ci provano), per uno scopo.

Esistono regole che devono essere rispettate se si vogliono ottenere i risultati desiderati.

  • La prima è che gli obiettivi devono essere chiari e condivisi, tutti hanno un obiettivo comune e nessuno potrà trarre vantaggio dal suo mancato raggiungimento.
    Questa è una fase delicata che richiede un’analisi approfondita.
    Purtroppo si tende a non dedicare il tempo necessario perché c’è l’abitudine a non retribuire questo tempo. Inutile che aggiunga che una analisi approssimativa, incompleta o peggio, errata, porterà inevitabilmente ad un dispendio imprevisto di risorse ed energie che comunque, saranno a carico di qualcuno.
  • Trasparenza, le bugie hanno le gambe corte, una volta persa la fiducia sarà quasi impossibile recuperarla.
  • Cercare di interpretare il metodo di lavoro dell’altro Team e non avere timore di scambiarsi opinioni che, in diverse occasioni, potrebbero essere difficili da digerire, ma con il dovuto rispetto, anche questa situazione potrà essere superata.
  • Tenere separate le questioni tecniche dove uno + uno fa due dagli aspetti estetici e concettuali dove uno + uno, quasi mai deve fare due.
  • Concepire queste attività come un gioco e meglio una sfide che deve essere vinta e deve produrre il miglior risultato possibile.
  • Essere consapevoli dei propri limiti, tutti ne abbiamo, quindi cercare di lavorare sempre con persone più brave di noi, esercizio utilissimo per alzare i nostri.
  • Da ultimo ma non certo ultimo, per qualsiasi progetto il fattore tempo è la variabile più critica con la quale avremo a che fare.

Team & Società Benefit

Ritorniamo alle persone; è un bene che si sia acquisita la consapevolezza delle persone, perché sono le macchine più versatili ma anche le più fragili. Attraversiamo un’epoca che oggi chiamiamo “complicata“, anche se a mio avviso tutte le epoche lo sono state. Oggi abbiamo una consapevolezza in più e quindi abbiamo fatto un passo in avanti.

Dal momento che rappresento una Società Benefit non posso non chiudere facendo un accenno al fatto che Condivisione, Etica e Sostenibilità saranno le parole d’ordine di un futuro già presente.

Esiste un movimento potente che a mio avviso sta andando nella direzione giusta, la cosa bella, che fa la differenza è, che non si tratta di qualcosa di nuovo, ma sono milioni di persone che avevano già quell indole e che hanno trovato nelle SB un punto di “addensamento” dove riconoscersi, lo ero e non lo sapevo.

Customer Account

Per quanto visto sin qui, nella nostra azienda gioca un ruolo determinante la figura del Customer Account; sostanzialmente si tratta di una figura “neutra”, il suo compito è di portare al successo il progetto facendo in modo che vengano raggiunti gli obiettivi emersi durante l’analisi iniziale.

L’auspicio è che questa figura aziendale si diffonda rapidamente e che i Team imparino ad interagire con essa.

Fabio Polvara

Autore Fabio Polvara

CEO