E fu così che a furia di accumulare ritardi decennali, iniezioni di soldi da ogni parte, campagne di sensibilizzazione, il digitale si sveglia anche in Italia.
È una notizia fantastica perché conoscendo l’estro e la capacità di riscatto del popolo italiano siamo tutti convinti che faremo un buon lavoro, abbiamo anche il vantaggio che, partendo in ritardo, siamo nella condizione di sfruttare le esperienze altrui, commettendo meno errori e avviando processi più rapidi.
Quindi, un’altra grande opportunità che non possiamo perdere, non dobbiamo perdere.
A mio parere però ci sono diversi fattori dei quali dobbiamo tenere conto, li citerò in ordine casuale perché, in questo caso, non esiste un ordine di importanza, se uno solo di questi fattori non viene affrontato nel miglior modo, temo che l’opportunità abbia buone probabilità di essere sprecata.
Le persone
Il digitale sostanzialmente è una materia tecnica, sono bit che cambiano stato, non macchine che eseguono alla perfezione le nostre istruzioni (occhio, non fanno quello che vorremmo che facessero ma quello che gli chiediamo di fare), ma tutto questo ha origine da concetti elaborati dalle persone, che a loro volta si correlano e condividono le esperienze con altre persone.
Dobbiamo imparare una lingua efficace e un atteggiamento di correlazione, non esistono furbizie, non ci sono scorciatoie o intenzioni subdole, in questo ambito hanno le gambe “ultracorte”.
I finanziamenti
Sempre più spesso i progetti Digitali vengono affrontati in virtù della disponibilità di finanziamenti a fondo perduto.
Va benissimo ma dobbiamo essere consapevoli che si intraprende un percorso che non si esaurisce al termine dei fondi, probabilmente siamo solo all’inizio.
E’ doveroso dedicare la massima attenzione allo sviluppo anche se si potrebbe avere la sensazione che l’operazione, in quel momento, abbia tutto sommato costi accettabili e sostenibili.
La materia
Digitale, 1+1=2; è quanto di più vicino, nella vita quotidiana viene definito “buonsenso”.
Impariamo ad accontentarci di questa condizione, scopriremo presto che è una condizione invidiabile, soggetta a regole precise, in grado di dare sempre una risposta oggettiva.
Risposte spesso disarmanti in antitesi al nostro percepito, ma veritiere.
Gli strumenti
Da molto tempo l’informatica e il digitale in genere ci circonda e ci permea.
Spesso è talmente presente che non ce ne rendiamo nemmeno conto salvo in presenza di un malfunzionamento.
Nel caso degli strumenti utili per progettare e realizzare un progetto informatico, senza alcun dubbio sono quelli che consentono la condivisione delle informazioni, assieme a quelli che ci consentono di verificare lo stato di avanzamento del progetto stesso.
Non è questa la sede per elencarli ed illustrarli ma è utile sapere che esistono e li dovremo utilizzare.
Le aspettative
In informatica 1+1 fa 2 ma le strade per raggiungere il risultato e, ancor più, per rappresentarlo sono molteplici e quasi tutte interpretate e spesso altrettanto giuste.
Ti aspetti di essere in pizzeria o in un ristorante stellato?
Vanno bene entrambe le situazioni, ma se le aspettative erano diverse il risultato ai tuoi occhi non sarà soddisfacente.
Ovviamente tutti noi abbiamo delle aspettative, ma dobbiamo imparare ad esprimerle, pensare che saranno soddisfatte senza dare indicazioni è un accadimento puramente fortuito.
Lo sviluppo
Un progetto informatico, non è una scatola di scarpe, si tratta appunto di un progetto e in quanto tale ha un inizio, un percorso e una fine che spesso rappresenta un nuovo inizio.
Ognuna di queste fasi richiede attività specifica, ad esempio l’inizio è preceduto da un’analisi, più sarà approfondita e minori inconvenienti e cambi di rotta incontreremo nel percorso.
Se l’analisi iniziale sarà approfondita e corretta potremo dedicare non molto tempo allo sviluppo.
La fase finale, che non è mai una vera fine, ha le sue criticità che vediamo nel punto che segue.
Correzione degli errori
Più comunemente definita in Debug, è una naturale fase dello sviluppo, non significa che si è lavorato male, ma che lo sviluppo non è ancora stato testato ed ottimizzato.
In alcuni frangenti può apparire critica perché all’apparenza potrebbe non funzionare quasi niente; tranquilli il grosso è stato fatto, se non ci si fà prendere dal panico nel giro di qualche giorno il nostro pavone dispiegherà la ruota.
Lo messa sul pieno ironico perché spesso c’è bisogno di tenere la barra al centro in un mare tempestoso.
Il Tempo
Casualmente questo punto è arrivato per ultimo, come detto non sono in ordine di importanza, la carenza di uno solo dei fattori citati potrebbe mettere a serio rischio il successo dell’intero progetto.
Consideriamo il fattore tempo valutandolo da tre punti di vista.
Contestuale
È il caso in cui ci sono delle scadenze oggettive, fiere eventi, bandi o altro.
In questo caso serve pensaci per tempo e agire di conseguenza.
Lato Cliente
Nel computo dei costi deve mettere in conto anche il tempo che dovrà dedicare al progetto. Se l’obiettivo è un progetto di successo che risponda alle vere esigenze aziendali, il cliente si deve mettere nella condizione di dedicare del tempo che le competenze che gli derivano dall’esperienza e dalla conoscenza del proprio ambito di lavoro.
Deve anche essere consapevole che potrebbe essere necessario un periodo di apprendimento; da non scartare l’assunzione di un/una nuovo/a collaboratore/trice.
“se vuoi ottenere risultati differenti DEVI fare cose differenti”.
Lato Fornitore
Nel caso di servizi digitali, quasi sempre il fornitore mette a disposizione il suo tempo associato alle sue competenze.
Molte volte si tratta di un Team di lavoro, quindi, appurato che nel Team siano disponibili tutte le competenze necessarie, sarà reciproco interesse Cliente/Fornitore, impiegare questo tempo nel migliore dei modi.
Occorre coordinamento, strumenti che agevolano la comunicazione e la condivisione, l’acquisizione appunto di un metodo di lavoro.
Può sembrare banale ma di fatto è utile aggiungere che un progetto portato avanti in fretta, con urgenza e senza tutti gli elementi conoscitivi necessari, sarà un progetto molto critico.
Purtroppo queste è una condizione che si verifica spessissimo, quindi è necessario attrezzarsi mentalmente per saper affrontare anche questa evenienza.
Chiudiamo riprendendo uno dei concetti cardine dell’inizio: ogni organizzazione è composta da Persone, se c’è comune intesa, una soluzione esiste.